Se sei un avido lettore probabilmente ti sarà accaduto spesso di leggere un libro e poi vedere il film ispirato allo stesso, ma questo non era all’altezza delle tue aspettative e hai pensato che il libro era molto meglio.
Non dipende dal genere, che si tratti di: “L’amore ai tempi del colera”, “Il nome della rosa” o “Il Signore degli Anelli”, quasi sempre si termina per credere che il libro sia meglio. Perché?
Alcuni dicono che ci piacciono di più i libri semplicemente perché sono il primo contatto che si ha con la storia stessa. Dal momento che sono i libri migliori, di solito, quelli che arrivano sul grande schermo, è normale avere letto prima il libro e poi visto il film. Questo è noto anche
come Effetto Primizia.
Infatti, uno studio condotto presso la Harvard University, indica che tendiamo a preferire i primi prodotti che ci vengono offerti, sia che si tratti di una lattina di birra o di un automobile. A quanto pare, il nostro cervello si blocca a quella prima esperienza e gli da la precedenza su tutti gli oggetti o situazioni simili che vengono dopo.
Tuttavia, non si riduce tutto all’ordine di presentazione. In realtà, vi è una teoria che afferma che i libri generano più entusiasmo e una maggiore concentrazione, molto superiore a quanto possano fare i film. Se ci pensate, solitamente passiamo giorni e giorni a leggere un libro, pensando ai personaggi e alle situazioni, e questo ci permette di identificarci molto più intensamente con essi e la trama.
Come risultato, il libro genera un maggior impatto emotivo rispetto al film e questa sarebbe la vera ragione per preferirlo. Inoltre, non possiamo dimenticare che nel film è di solito un condensato del libro con il risultato che si perdono molti dettagli, in questo modo i personaggi perdono spesso la loro forza e il carisma. A questo proposito, mi ricordo di libri nei quali la personalità dei personaggi veniva mostrata attraverso i dialoghi interni e, ovviamente, portare sullo schermo questi monologhi era impensabile, così i personaggi cinematografici divennero pallide ombre rispetto agli stessi nelle pagine del libro.
Infine, un altro motivo per cui si tende ad apprezzare di più il libro è che lo abbiamo fatto nostro. Noi soffriamo di ciò che è noto come “Effetto del Proprietario”. Cioè, quando leggiamo un libro di solito la nostra immaginazione crea liberamente dei dettagli che non esistono. Immaginiamo le scene e i personaggi, gli diamo un volto e creiamo la nostra storia.
In seguito, quando vediamo sullo schermo il film che riproduce la trama del libro, spesso la rappresentazione cinematografica ci delude, perché i personaggi non sono simili a quelli immaginati e anche il contesto è diverso. Anche se è la stessa storia, ogni persona vive la trama in modi diversi e questa creazione la rende propria. Noi sappiamo che il nostro cervello è resistente al cambiamento, quindi sarà molto più difficile accettare la rappresentazione di un’altra persona.
Ovviamente, è chiaro che non è sempre così, ci sono volte in cui il film supera il libro, ma devo dire che, almeno per quanto mi riguarda, che si tratta di eccezioni che confermano la regola.
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