Che il tè sia una bevanda straordinaria probabilmente lo sappiamo, ma forse non tutti sanno che gli effetti positivi del tè si estendono anche al nostro cervello. Infatti, ora vi illustrerò tre buone ragioni per includere una tazza di tè nella vostra dieta quotidiana.
1. Migliora la concentrazione. Storicamente, il tè è sempre stato associato ad un aumento della concentrazione. Ora, alcuni ricercatori olandesi hanno realizzato uno studio approfondito e hanno concluso che la teina contenuta nel tè in realtà migliora davvero la nostra attenzione.
Questi ricercatori hanno reclutato un gruppo di volontari e alla metà di questi hanno fatto bere del tè nero, mentre all’altra metà è stata data dell’acqua tiepida con il sapore e il colore simile al tè, ma senza le proprietà dello stesso. In seguito si è valutata l’attenzione di queste persone. In questo modo è stato possibile osservare che le persone che hanno bevuto tè hanno mostrato di avere migliori capacità di concentrazione e riferivano anche di sentirsi più svegli. La responsabile è la teina. Questo aminoacido, che si trova quasi esclusivamente nella pianta del tè, influisce sulle reti neurali del cervello promuovendo uno stato di allerta e maggiore concentrazione. Infatti, nel corso dello studio si è osservato che circa 20 minuti dopo aver bevuto il tè, l’attività delle regioni corticali coinvolte nell’attenzione era aumentata. Viene ricordato che questo effetto dura tra le tre e le quattro ore.
2. Favorisce il rilassamento. La teina, che è la responsabile di migliorare la nostra concentrazione, provoca anche uno stato di rilassamento. Fondamentalmente, questo aminoacido aumenta la frequenza delle onde alfa (che sono state collegate alla sensazione di relax che proviamo quando camminiamo in un ambiente naturale o quando siamo sul punto di addormentarci), ma la cosa interessante è che, allo stesso tempo, interrompe la sonnolenza. Vale a dire, la teina ci rilassa, ma ci mantiene anche svegli e vigili. Fino ad ora si pensava che questo effetto poteva essere raggiunto solo con dosi molto elevate di teina, che non erano contenute nel tè che si consuma normalmente. Ma ora una nuova ricerca ha dimostrato che anche una tazza di tè può avere effetti calmanti. Questi ricercatori hanno coinvolto un gruppo di volontari e hanno monitorato la loro attività cerebrale 45, 60, 75, 90 e 105 minuti dopo avere ingerito 50 mg/l di teina (circa due tazze di tè nero). Così poterono riscontrare un significativo aumento dell’attività alfa. Pertanto, non vi è dubbio che il tè può favorire il rilassamento, soprattutto in quei momenti in cui dobbiamo rimanere svegli per terminare un progetto importante.
3. Protegge la memoria. Il tè è ideale per conservare la memoria e anche per recuperare parte della sua funzione che è andata persa. Lo dimostra uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Newcastle, nel corso del quale si è riscontrato che sia il tè nero che il verde, inibiscono l’attività degli enzimi associati allo sviluppo delle malattie neurodegenerative che colpiscono la memoria, come l’Alzheimer. In particolare, ostacolano l’attività dell’enzima butirrilcolinesterasi, che svolge un ruolo chiave nella formazione delle placche presenti nel cervello delle persone con Alzheimer. Inoltre, un altro studio condotto da neuro scienziati cinesi fa un passo in avanti nel suggerire che il tè non solo protegge la nostra memoria, ma è anche coinvolto nella neurogenesi. Cioè, stimola la crescita dei neuroni nell’ippocampo, una struttura del cervello essenziale per la memoria e che è uno dei primi a subire dei danni quando si sviluppa una malattia neurodegenerativa.
Insomma, invece di consumare bevande poco sane, con un alto contenuto di zucchero e che offrono pochi benefici, è raccomandabile aumentare il consumo di tè (sempre che non vi siano dei problemi di salute che lo impediscano). Il vostro cervello vi ringrazierà!
Fonti:
Wang, Y. et. Al. (2012) Green tea epigallocatechin-3-gallate (EGCG) promotes neural progenitor cell proliferation and sonic hedgehog pathway activation during adult hippocampal neurogenesis. Molecular Nutrition & Food Research; 56(8): 1292-1303.
De Bruin, E. A. et. Al. (2011) Black tea improves attention and self-reported alertness. Appetite;
56(2): 235-240.
Nobre, A. C. (2008) L-theanine, a natural constituent in tea, and its effect on mental state. Asia Pac J Clin Nutr; 17(1):167-168.
Okello, E. J. et. Al. (2004) In vitro Anti-beta-secretase and dual anti-cholinesterase activities of Camellia sinensis L. (tea) relevant to treatment of dementia. Phytotherapy Research, 18: 624-627.
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