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Home » Disturbi Mentali » Alterazioni della memoria: le più frequenti

Alterazioni della memoria: le più frequenti

La memoria è uno dei processi cognitivi
che hanno il maggiore impatto sulla strutturazione dell’attività umana, dato
che la sua funzione principale consiste nel fissare, immagazzinare e riprodurre
l’informazione che giunge al cervello dall’ambiente. Tuttavia, esistono alcuni
casi nei quali questo processo viene compromesso rendendo impossibile un’adeguata
ricezione dell’informazione.

Tra le alterazioni più
comuni della memoria una delle più conosciute (grazie anche alla pubblicità di
cinema e letteratura) è l’amnesia.
In questo disturbo esiste una assenza di ricordi, sia relativi a un periodo
determinato che a tutta la vita della persona. Può essere conseguenza di una
malattia cerebrale o di altre malattie come l’Alzheimer.
L’ipermnesia è un’altra alterazione della
memoria, consiste nell’esarcebazione della memoria di riproduzione. In questo
caso si intensifica il ricordo dei dettagli con grande precisione. In questa
alterazione si suole ricordare dettagli poco comuni e appare soprattutto negli
stati febbrili, in chi soffre di ritardo mentale e nelle persone ossessive.
Esiste inoltre la ipomnesia, un disturbo associato alla
diminuzione della capacità di ricordare, sia per la difficoltà a fissare l’informazione
o nella riproduzione. Generalmente appare come disturbo secondario al deficit
di attenzione.
È anche comune
incontrare persone che soffrono di paramnesia,
cioè, i cui ricordi sono deformati. In questo modo, fatti che non sono mai
accaduti si ricordano come reali o fatti reali si ricordano deformati. Si può
presentare nei pazienti isterici, nei casi di violenza carnale, nelle persone
che hanno subito traumi craneali o negli stati demenziali.
Tra le paramnesie
si trovano anche altre variazioni del disturbo della memoria, tra le quali
spicca la criptomnesia, un errore di
riproduzione nel quale non si riconosce il ricordo come tale, ma piuttosto come
una situazione nuova e la ecmnesia,
nella quale si ricorda così chiaramente una fase specifica della vita che è
come se la si rivivesse nuovamente, come se si trasferissero al presente i
fatti accaduti in precedenza.
Si includono tra
questi disturbi anche la paramnesia reduplicativa, nella quale la persona
duplica la situazione che sta vivendo trasferendosi nel passato; il fenomeno
famoso del “già visto” (Dejà Vù) che consiste nel
riconoscere completamente un situazione nuova e il fenomeno del “mai visto” (Jamàis
Vù)
nel quale la persona, di fronte a situazioni conosciute, reagisce come se
fossero assolutamente nuove.
Anche se con una
minore incidenza, si includono in questo genere di disturbi la fabulazione, che è un disturbo misto a
mezza strada tra l’immaginazione e la memoria nel quale la persona evoca come
reali fatti che non sono mai accaduti e la confabulazione,
nella quale la persona di fronte al deficit di memoria riempie i vuoti di
informazione con contenuti immaginari.
Fonti:
APA (1995) DSM IV: Manual
diagnóstico y estadístico de los trastornos mentales. Barcelona: Masson.
Hamilton, M. (1986) Psicopatología
clínica. Signos y síntomas en Psiquiatría. Madrid: Emalsa.
Alterazioni della memoria: le più frequenti
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Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

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