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Home » Autostima » Autocritica: non sentirsi all’altezza

Autocritica: non sentirsi all’altezza

L’autocritica è un concetto che funge da spada di Damocle. Se viene
brandita adeguatamente può aiutarci a migliorare come persona, ma se assume un
aspetto negativo può essere devastante, soprattutto nell’ambito delle relazioni
interpersonali. Mi riferisco all’autocritica che non è costruttiva ma piuttosto
quella che ci ricorda continuamente che non siamo all’altezza.

Qualsiasi tipo di
autocritica basata nell’idea che non siamo sufficientemente all’altezza è assolutamente
controproducente e termina con il causare gravi danni alle relazioni
interpersonali e di coppia. Perché?
In primo luogo questa
convinzione si trasforma in una scusa per evitare i conflitti. L’idea che non
siamo all’altezza si trasforma semplicemente in un modo per sfuggire alle
responsabilità, evitare di concentrarci sul conflitto e, infine, non trovare
mai una soluzione per lo stesso. Accettare che non siamo la persona adatta è
una possibilità semplice e rapida ma in realtà non risolve nulla ma piuttosto
contribuisce a mantenere le cose come stanno.
D’altra parte, assumere
questa forma di autocritica negativa non ci permette di cambiare e imparare
dagli errori. Si tratta di un sorta di credenza pessimistica che afferma: “sono
pessimo e inadeguato e non posso fare niente per cambiare”. Ovviamente, in una
relazione di coppia assumere questa attitudine può causare un forte pregiudizio,
dato che suppone che l’altra persona sarà quella che dovrà farsi carico di
tutto il lavoro di adeguarsi alle nostre peculiarità.
Infine, questo tipo di
autocritica causa anche un livello di autostima molto basso, dato che non si
riferisce ad un compito specifico ma a noi come persona, che non ci consideriamo
adeguati per qualsiasi cosa. Esiste una differenza sottile ma fondamentale tra
riconoscere che non siamo capaci di giocare a calcio o fare lavori manuali e
affermare che “non siamo capaci di fare nulla”. Nel primo caso stiamo
riconoscendo una debolezza che può essere colmata, nel secondo, assumiamo un
atteggiamento negativo nel quale ci consideriamo come persone che non meritano
la stima degli altri.
Cosa
fare?

Il primo passo è prendere
consapevolezza dei momenti nei quali questi pensieri ci assaltano e analizzare
quale sia al situazione che li ha generati. Allora dovremo riprogrammare il
nostro discorso affermando: “dobbiamo sforzarci di più per migliorare in questo
aspetto della nostra vita”.
Alcuni piccoli passi ci
possono aiutare:
– Ascoltare ciò che gli
altri hanno da dire di noi. Normalmente ci sorprenderemmo se ascoltassimo
davvero le opinioni delle persone che ci amano e ci conoscono bene.
– Raffreddare le emozioni e
condividere ciò che proviamo con le persone più vicine a noi così da fare in
modo che queste possano capirci e aiutarci a cambiare.
– Inserirsi nelle
conversazioni e offrire la nostra opinione. Il nostro punto di vista è importante
e a volte può fare la differenza.

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Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

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