• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia

  • Chi scrive
  • Argomenti di Psicologia
  • Libri di Autoaiuto
  • Pubblicità
Home » Psicologia Infantile » Bambini che sfidano i loro insegnanti, riflesso di genitori con lo stesso atteggiamento

Bambini che sfidano i loro insegnanti, riflesso di genitori con lo stesso atteggiamento

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email
Bambini che sfidano gli insegnanti
 
 

Storie di umiliazione psicologica, urla e insulti agli insegnanti nelle classi ce ne sono molte, forse troppe. Una delle più recenti viene da un insegnante di una scuola superiore di Toledo, che quando arrivò un giorno in classe trovò una studente seduta al contrario, con le spalle alla lavagna. Gli chiese di voltarsi, ma la studente tredicenne rispose: “non sei venuto per insegnare? Beh, fai lezione e lasciami in pace”.

Quella stessa ragazza ebbe dei problemi con altri insegnanti, fino a quando la scuola decise di chiamare la famiglia. Il professore, che ha 25 anni d’esperienza nell’insegnamento, ha confessato che il rimedio fu quasi peggio della malattia, perché il padre affrontò aggressivamente i professori affermando che avevano una “fissazione” per sua figlia. Chiaramente, si trattava di una famiglia disfunzionale.

Sfortunatamente, storie simili non sono straordinarie ma piuttosto comuni, sono come gocce nell’oceano in cui gli insegnanti devono navigare ogni giorno.

Dati che allarmano e spingono a riflettere

Un sondaggio condotto dal Centro Sindacale Indipendente dei Funzionari (CSIF), ha rivelato che il 90% degli insegnanti intervistati ha dichiarato di aver dovuto affrontare qualche tipo di violenza nella loro scuola. Le situazioni più comuni sono: insulti, molestie, vandalismo, violenza psicologica, minacce da parte degli studenti e delle loro famiglie, mancanza di rispetto e riconoscimento dell’autorità, così come molestie attraverso WhatsApp.

PER TE  10 cose che una madre non vi dirà mai

Nella stessa indagine, condotta con 2.000 insegnanti di scuola primaria e secondaria, si è riscontrato che più di un quarto riteneva che la vita a scuola non fosse piacevole e che la disciplina fosse insufficiente. Il 75% ha indicato che il personale docente ha un’autorità minima o nulla. Il 28% ha affermato che le relazioni che hanno con i genitori degli alunni sono “pessime”, “non buone” o inesistenti.

Queste cifre mostrano che, negli ultimi anni, gli insegnanti hanno gradualmente perso la loro autorità con i loro studenti, e si sentono non protetti e abbandonati dalla scuola stessa e dalle leggi, che tendono a limitarli sempre di più a favore dei minori e i loro genitori.

L’educazione inizia a casa

Una parte importante della responsabilità di questa situazione spetta ai genitori, che hanno il dovere di educare i propri figli nel rispetto degli altri. Tuttavia, gli insegnanti hanno visto come, negli ultimi anni, sempre più genitori si siano schierati con i propri figli, senza analizzare il contesto o la situazione, facendo pressione sui dirigenti scolastici a scapito degli insegnanti.

Certo, non si tratta di “dare la ragione” all’insegnante sempre e comunque, perché a volte non ce l’ha, ma di affrontare i problemi scolastici dei bambini da una prospettiva matura e rispettosa, senza l’intenzione di cercare dei colpevoli, ma solo buone soluzioni. Sarebbe questo un buon punto di partenza.

PER TE  5 consigli per stimolare la passione per la lettura nei bambini

Dobbiamo ricordare che un’educazione troppo permissiva in casa, senza limiti o regole chiare, in assenza di valori come il rispetto verso gli altri, spesso finisce per generare un comportamento dirompente nei bambini, così come un atteggiamento arrogante ed egocentrico, a cui è molto difficile porre rimedio a scuola

Anche se è vero che la formazione dei valori viene promossa nei centri educativi, non è meno vero che il seme deve essere piantato a casa. Se i bambini crescono in una casa dove le urla o l’indifferenza sono il canale di comunicazione abituale, è normale che si relazionino in questo modo con gli altri.

L’atteggiamento dei bambini riflette quasi sempre quello dei genitori, o la loro mancanza di attitudine, che è la stessa cosa. Non è colpa loro, è obbligo dei genitori educarli in un clima di convivenza e rispetto reciproco. Questo non significa che si debba educare i bambini con la “mano dura”, ma si possono disciplinare con amore.

Ricorda che l’educazione, quella che inizia a casa, è il miglior vaccino contro la violenza e il miglior dono che possiamo dargli affinché abbiano una vita emotiva equilibrata.

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email

Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

Ricevi le novità

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy. Ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Segui leggendo

Ormesi psicologica: quando ciò che non ti uccide ti rende più forte (davvero)

Abitudini Zombie: come identificare ed eliminare le routine obsolete nella tua vita

La domanda inaspettata che prevede la tua felicità tra 10 anni

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • Ormesi psicologica: quando ciò che non ti uccide ti rende più forte (davvero)
  • Abitudini Zombie: come identificare ed eliminare le routine obsolete nella tua vita
  • La domanda inaspettata che prevede la tua felicità tra 10 anni
  • Contabilità emozionale: le tue relazioni sono in rosso?
  • La spinta finale: perché diamo il massimo quando qualcosa sta per finire

Ricevi le novità

Disclaimer e Privacy

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Footer

Contatto

jennifer@intextos.com

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia: Articoli sulla salute mentale e la crescita personale, tecniche psicologiche, studi sul cervello e libri di Psicologia.

Seguici

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Twitter

© Copyright 2010-2024 Angolo della Psicologia · Tutti i diritti sono riservati · Politica dei Cookies · Disclaimer e Privacy · Pubblicità