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5 segnali indicano che non sei sulla buona strada

come trovare la propria strada

Como trovare la propria strada nella vita? Molte persone associano spesso il successo alla fortuna. Infatti, la maggior parte di noi, davanti ad un imprenditore, vede solo i risultati e raramente pensa alle cose che questa persona ha dovuto sacrificare e quanto ha dovuto lavorare per arrivare a quel punto.

Proprio in questo particolare, apparentemente irrilevante, sta la grande differenza che separa una persona che ha avuto successo da coloro che ci hanno provato, ma si sono fermati a metà strada: si tratta della capacità di intraprendere e di superare gli ostacoli, soprattutto quando appaiono come un muro insormontabile.

Nessuno ha detto che la strada per il successo sia facile, ma appena cominciano ad apparire i primi contrattempi si inizia a pensare: “non sono stato fortunato”, a significare che abbiamo già rinunciato. Tuttavia, il successo non è una questione di fortuna, è una questione d’impegno, sacrificio e costanza. Si tratta di saper gestire i fallimenti e imparare dagli errori per uscirne rafforzati e rimettersi al lavoro il più presto possibile.

Come sapere quando abbiamo perso la rotta?

Ci sono alcuni segnali che ci dicono che non siamo sulla buona strada per il successo e che dovremmo riconsiderare alcune cose prima di continuare. Potreste avere perso la rotta quando:

1. Pianificate troppi compiti che non sarete in grado di portare a termine. Gli obiettivi importanti includono tante tappe intermedie, questo non è un segreto per nessuno. Tuttavia, il problema inizia quando non siamo in grado di strutturare logicamente queste fasi in base al loro livello di complessità, del tempo e delle risorse che abbiamo a disposizione. Quando non si è in grado di stabilire una gerarchia si può generare dello stress che metterà a rischio il progetto, così che ci si sentirà sfiniti, come se le forze non fossero sufficienti per raggiungere l’obiettivo prestabilito.

La soluzione? Pianificare dei piccoli passi aumentando gradualmente la complessità fino a raggiungere il vostro obiettivo finale. Calibrate il tempo e le risorse di cui disponete e stabilite delle priorità. Senza piccoli obiettivi non potrete avanzare.

2. Volete fare tutto da soli. Alcune persone, quando intraprendono un progetto, pensano che non avranno bisogno dell’aiuto di nessuno, si sentono auto-sufficienti. Per fortuna o purtroppo, dietro ai grandi successi c’è sempre stato un gruppo di persone che li ha sostenuti. Quando si tratta di un progetto ambizioso è necessario contare con gli altri, se non altro per nutrirsi di nuove prospettive e attingere a nuove idee. Per sviluppare un progetto non c’è solo bisogno di aprirsi agli altri, ma anche di imparare a fidarsi di loro e a delegare i compiti.

3. Chiedete agli altri ma non seguite i loro consigli. L’esempio classico è la persona che riunisce la sua squadra di lavoro per valutare anche le idee altrui, ma poi conclude che nessuna di queste era buona e continua con il suo piano originale, non perché sia il migliore, ma semplicemente perché è il suo. Questo è il modo più diretto per fallire, perché spesso siamo così coinvolti emotivamente con il nostro progetto che non pensiamo oggettivamente. Ascoltare gli altri è sempre utile perché quando meno te lo aspetti puoi incontrare un’idea che apporta un cambiamento radicale al tuo progetto.

4. Avete sempre ragione. Un progetto prevede il lavoro di squadra, non è una lotta di potere o una battaglia campale. Quando affrontate gli altri ossessionati dall’idea di avere ragione vi state mettendo sulla difensiva, pensando che le vostre idee siano sempre le migliori, condannandovi così all’isolamento: e da qui al fallimento è un passo. Ricordate le parole di Winston Churchill: “il successo consiste nell’imparare a passare da un fallimento all’altro senza disperarsi”. Questo implica riconoscere che non abbiamo sempre ragione e che possiamo commettere degli errori.

5. Avete sempre a portata di mano una buona scusa per non andare avanti. Può non essere il momento giusto, la vostra situazione economica non è buona o avete dei problemi personali che non vi consentono di concentrarvi sul nuovo progetto. Sono tutti buoni motivi per rinviare il vostro progetto, ma ricordate che le persone di successo hanno affrontato situazioni simili e le hanno superate approfittandone per rafforzarsi, e non come scuse per arrendersi. Dopo tutto la scelta è sempre la vostra.

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Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

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