
Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato dalla comparsa di rituali che mirano a calmare l’ansia che sperimenta la persona. Ci sono diversi rituali, dal lavarsi le mani più volte di seguito fino a tornare indietro per controllare che abbiamo chiuso la porta correttamente o ordinare alcuni oggetti sempre seguendo lo stesso schema.
Detto in questo modo non sembra troppo grave, ma la verità è che spesso un rituale conduce ad un altro e tutto questo di solito finisce per causare disagio alla persona, quindi è importante imparare come sbarazzarsi di queste compulsioni. Come fare?
Alcune tecniche per imparare a controllare i rituali del disturbo ossessivo compulsivo
- Rinviare il rituale
Come suggerisce il sottotitolo, questa tecnica comporta il rinvio del rituale. Quando sentite il bisogno urgente di mettere in pratica il rituale che vi aiuta a scaricare la tensione, cercate di controllare il desiderio e rinviate la pratica. Inizialmente è probabile che riuscirete a trattenervi solo pochi minuti, ma se sarete persistenti, con il passare del tempo lo posticiperete più
a lungo.
Se si eseguono diversi rituali è importante scegliere il più semplice, quello che è più facile da rinviare. In questo modo potrete raggiungere il vostro obiettivo più facilmente e vi sentirete più motivati ad applicare questa tecnica ai rituali più complessi. Quando riuscirete a rinviare il rituale per almeno 30 minuti, riflettete sul fatto che non vi è accaduto nulla di male nel frattempo. Avrete solo provato più ansia, ma questa si può controllare senza la necessità di ricorrere ad un rituale.
Nella stessa misura in cui riuscirete a rimandare il rituale per un periodo più lungo, vi renderete conto che l’ansia è qualcosa che si può controllare e di conseguenza aumenterà la fiducia nelle vostre capacità. Naturalmente, mentre il tempo passa, è meglio che cercate di fare qualcosa di interessante per distrarvi, perché più si contano i minuti, più l’ansia aumenta.
- Modificare alcuni aspetti del rituale
I comportamenti compulsivi spesso si trasformano in abitudini, si tratta di attività che si eseguono automaticamente, senza pensarci troppo. Ma se si cambia il modo di realizzare il rituale si romperà il circolo vizioso creato dalla consuetudine e ciò vi costringerà a pensare a quello che state facendo.
In realtà non si tratta di un grande cambiamento, ma di piccole modifiche. Ad esempio, se avete l’abitudine di lavarvi le mani 10 volte di seguito, fatelo solo 8 volte, cambiate il sapone che usate normalmente o fatelo con gli occhi chiusi. Se avete l’abitudine di riordinare gli oggetti potete cambiarne la disposizione, mentre se seguite un ordine per assicurarvi che tutte le porte e le finestre siano chiuse prima di uscire di casa, invertite la sequenza di controllo partendo dall’ultima porta. In questo modo si continuerà a seguire il rituale sperimentando una riduzione della tensione, ma allo stesso tempo si comincerà ad avere un certo controllo su questi comportamenti e gradualmente la compulsione svanirà.
- Aggiungere una attività extra al rituale
Ogni volta che vi assale la compulsione aggiungete una attività sgradevole al vostro rituale. Ad esempio, dopo esservi lavati le mani, sforzatevi di fare qualcosa che non vi piace, come stirare i vestiti o riorganizzare la libreria. Si può trattare di qualsiasi attività, a condizione che richieda un
certo periodo di tempo e che non sia un compito molto gradevole.
Quando nella vostra mente si creerà una connessione tra il rituale e l’attività sgradevole, la prossima volta che la compulsione tenterà di prendere il sopravvento, sarete portati a pensare al compito che dovrete fare dopo e così la pressione si indebolirà.
Come applicare queste tecniche?
Naturalmente, non è necessario applicare tutte queste tecniche insieme per controllare le compulsioni, soprattutto se si nota che generano molta ansia. Potete iniziare con una sola, e una volta che avete aumentato il controllo passare alla successiva. Ovviamente, perché queste strategie possano essere veramente efficaci, si deve anche lavorare sui pensieri che danno origine al disturbo ossessivo compulsivo.
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