Viviamo in società che girano troppo velocemente, quindi a volte la nostra stessa velocità ci confonde. Correndo da un posto all’altro, passando da un impegno all’altro, abbiamo appena il tempo di stare con noi stessi. Di conseguenza, non sorprende che le emozioni finiscano per accumularsi fino ad esplodere.
Quando ci disconnettiamo da noi stessi e non esprimiamo in modo assertivo ciò che ci preoccupa o angoscia, possiamo subire un autentico esaurimento emotivo che finisce per intaccare la nostra salute e mettere sotto scacco il nostro equilibrio psicologico. Perciò, di tanto in tanto abbiamo bisogno di guardarci dentro ed eseguire pratiche di decompressione emotiva che ci permettano di allentare la tensione e alleggerire il peso che portiamo.
Come applicare la tecnica del “defusing” per liberare le tue emozioni?
L’obiettivo principale della tecnica del defusing è quello di liberarti dalle emozioni spiacevoli che ostacolano il tuo equilibrio psicologico, generando invece uno stato di calma interiore e serenità che ti aiuta ad affrontare le sfide quotidiane.
Per applicare questa tecnica, devi prima creare una libera associazione. Chiudi gli occhi e concentrati sul problema che ti preoccupa, su ciò che ti ferisce o su ciò di cui vuoi liberarti. Lascia libera la tua mente, lasciala fluire in modo incontrollabile, accettando qualunque cosa sorga, qualsiasi emozione, pensiero o ricordo. L’idea è di fare associazioni libere, preferibilmente cercando analogie e immagini. Ti aiuterà pensare a queste emozioni usando l’espressione “è come se…”.
Dopo qualche minuto, quando pensi di avere abbastanza materiale per andare avanti, apri gli occhi.
Nella seconda fase dovrai analizzare e spiegare le discrepanze utilizzando il materiale evocato. L’obiettivo a questo punto è capire perché pensi e senti in quel modo. Perché ti sono venute in mente queste immagini? Queste risposte ti aiuteranno a trovare possibili cause e spiegazioni del tuo disagio e a ricostruire un quadro il più completo possibile del problema. Ti può aiutare pensare a te stesso come fossi uno psicologo, cosa ti diresti?
Nella terza fase devi effettuare una compressione estrema del carico cognitivo-emotivo. In altre parole, raccogli tutte le idee, le immagini, gli schemi e le emozioni negative che vuoi modificare, come se fossero un pacchetto, mentre fai un respiro profondo, stringi i pugni e sali visivamente sulla cima di un’alta montagna. Assicurati solo di mantenere attiva tutta quella carica ideo-emotiva, mentre trattieni l’aria e contrai il ventre, con il petto in fuori.
Successivamente, l’obiettivo è estinguere, eliminare o far esplodere tutto quell’insieme di ricordi negativi, idee, immagini, schemi ed emozioni che hai generato in precedenza e che desideri modificare. Quindi immagina che il pacco che porti con te esploda, come una bomba o un vulcano.
Nella quarta fase, cerca solo di rilassarti. Visualizza te stesso mentre scendi con calma dalla montagna fino a raggiungere un luogo rilassante. Può essere una spiaggia, nel qual caso ricrea il dolce movimento delle onde, l’odore del salnitro del mare, la carezza del sole sulla pelle e la luminosità che ti circonda. Un’altra alternativa è un fiume rinfrescante o un rilassante prato verde. L’importante è che tu senta come ti unisci alla natura mentre ti rilassi.
Vale la pena chiarire che, se hai trascinato a lungo certe emozioni negative, come odio e rancore, probabilmente dovrai ripetere più volte questa tecnica di decompressione emotiva, fino a quando non ti libererai di quegli stati affettivi e potrai davvero riempirti di tranquillità, forza e/o sicurezza. Se non hai mai praticato la visualizzazione, è anche probabile che tu abbia difficoltà a immaginare i diversi scenari. Devi solo praticare con un po’ di pazienza.
Fonte:
Hernández, P. (2002) Los Moldes de la Mente: Más allá de la inteligencia emocional. La Laguna: Tafor Publicaciones.
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