Il disturbo ossessivo-compulsivo è stato descritto clinicamente da oltre cento anni ma per
vari decenni si è pensato che fosse una patologia poco comune, tuttavia, recenti studi epidemiologici hanno scoperto che approssimativamente tre milioni di nordamericani in età comprese tra i 18 ed i 54 anni potrebbero soffrire di questo disturbo in un qualsiasi momento della loro vita (il 2.3% della
popolazione è compresa in questa fascia d’età).
Ma…cos’è il disturbo ossessivo-compulsivo?
Il disturbo ossessivo-compulsivo è una disfunzione per la quale le persone soffrono di pensieri indesiderati (ossessioni) e ripetono certi comportamenti continuamente (compulsioni).
Pollit, nel 1956 lo descriveva come “un’idea, pensiero, immagine, sentimento o movimento che viene accompagnato da una compulsione soggettiva e dal desiderio di resistervi e che l’individuo considera come
qualcosa di esterno ad egli, causato dalla abitudinarietà nella quale è caduto”.
Va detto che tutti seguiamo abitudini e una routine che formano parte della nostra vita quotidiana
senza che questi si trasformino in una compulsione che colpisce la nostra salute ed il nostro equilibrio psichico. Un esempio di queste abitudini può essere lo spazzolarsi i denti prima di andare a letto o mettere in perfetto ordine le cose che utilizzeremo il giorno seguente.
Al contrario, una delle peculiarità che distinguono le persone ossessivo-compulsive, è che le
loro compulsioni non hanno generalmente nessun senso logico ma nello stesso tempo, sono incapaci di frenare questi impulsi, così che questi si convertono in un vero problema per la loro vita quotidiana.
Cosa sono le ossessioni?
Le ossessioni sono idee, immagini e impulsi che passano nella mente di una persona e si ripetono
costantemente come se si trattasse di un disco rotto e non si relazionano con preoccupazioni normali come potrebbero essere la salute o la situazione economica che si stanno vivendo. Una persona che soffre di disturbo ossessivo compulsivo non desidera avere questi pensieri e li considera causa di turbamento, ma è incapace di controllarli. Nei primi momenti questi pensieri appaiono solo
occasionalmente ma con il passare del tempo possono giungere ad occupare buona parte del giorno.
Ad ogni modo, i pazienti ossessivo-compulsivi lasciano trascorrere vari anni prima di cercare
appoggio psicologico, così che quando ricorrono allo specialista alcuni dei loro parametri hanno assunto proporzioni che interferiscono seriamente nelle loro attività quotidiane.
Quali sono le ossessioni più comuni?
Sebbene la lista delle ossessioni potrebbe essere chilometrica, di seguito si riassumono quelle
che sono considerate come le più comuni:
– Paura della sporcizia e dei germi
– Disgusto delle secrezioni corporali
– Preoccupazione per l’ordine, la simmetria l’equilibrio o la precisione
– Pensare ripetutamente a certe immagini, suoni, parole o numeri
– Paura di avere pensieri “cattivi” o peccaminosi
– Necessità di assicurarsi continuamente dello stato delle cose anche quando si è certi che
sono state eseguite alla perfezione
Cosa sono le compulsioni?
I pensieri indesiderati fanno sì che le persone che soffrono di disturbo ossessivo-compulsivo si sentano nervose e impaurite. Così, per disfarsi di questi sentimenti tendono a mettere in pratica certi comportamenti d’accordo con determinate “regole” che elaborano loro stessi. Questi comportamenti sono conosciuti come compulsioni e a volte assumono la forma di veri e propri rituali molto complessi.
Per esempio, una persona che soffre di disturbo ossessivo-compulsivo può al principio avere idee ossessive relative ai germi; a causa di questi pensieri può arrivare a lavarsi le mani continuamente. Quando il disturbo è già in stato avanzato, la persona può addirittura arrivare ad arrecarsi danni fisici lavandosi troppo spesso ed intensamente con strumenti o detergenti molto potenti che possono provocare lesioni cutanee.
Questi comportamenti sfuggono al controllo della persona e normalmente producono una certa soddisfazione alleviando la tensione e il nervosismo per un certo periodo di tempo più o meno corto. Quando la paura torna ad apparire, la persona prova la compulsione a ripetere nuovamente il comportamento.
Quali sono le compulsioni più comuni?
Come si può immaginare esiste un’ampia gamma di compulsioni, sebbene si può affermare che
le più comuni siano:
– Lavarsi (lavare continuamente le mani, fare molti bagni o lavarsi i denti in continuazione)
– Controllare (controllare i cassetti, le porte e gli apparati elettrici per assicurarsi che siano chiusi, spenti e in ordine)
– Ripetere atti (salire e entrare per una porta, alzarsi e sedersi ripetutamente o toccare varie volte gli stessi oggetti)
– Organizzare (ordinare e disporre gli oggetti in modo molto preciso)
– Contare (tanto gli oggetti che liberamente fino a una certa cifra)
– Collezionare (collezionare oggetti di vario genere, giornali, lettere, libri, dischi, imballi che non servono più)
Quali sono i sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo?
Come si può ben immaginare, le persone che soffrono di questo disturbo normalmente:
– Hanno pensieri o vedono immagini ripetute che non si associano con una preoccupazione latente o
spiegabile in modo logico.
– Realizzano gli stessi gesti o comportamenti o rituali in continuazione, tentando di eliminare
la tensione che producono loro i pensieri indesiderati.
– Sono incapaci di controllare tanto i pensieri che sorgono così come i comportamenti seguenti.
– Passano almeno un’ora al giorno con queste idee e comportamenti, i quali causano loro grande
angustia e interferiscono nella loro vita quotidiana.
Quando inizia il disturbo ossessivo-compulsivo?
Per molti questo problema fa la sua prima apparizione durante l’infanzia o la prima adolescenza,
infatti, la maggioranza delle diagnosi si realizzano intorno ai 19 anni, il che non significa che non possa apparire in età più avanzata. Va detto che i sintomi di questo disturbo possono apparire e scomparire in diversi momenti della vita.
Qual’è la causa del disturbo ossessivo compulsivo?
Fino ad ora non si posseggono dati definitivi sebbene molti specialisti suggeriscono che la chimica cerebrale potrebbe essere responsabile, soprattutto i cambiamenti nei livelli della serotonina, dato che molte persone con disturbo ossessivo-compulsivo mostrano miglioramenti quando assumono medicinali che aumentano i livelli di serotonina.
Qual’è la cura per il disturbo ossessivo-compulsivo?
La terapia comportamentale si è dimostrata abbastanza efficace nel trattamento di questo disturbo, sebbene è necessario del tempo prima di iniziare ad apprezzarne i risultati. La strategia più comune è la desensibilizzazione sistematica, mediante la quale il terapeuta espone i pazienti alle loro paure creando una situazione controllata. L’idea essenziale è che si debba dimostrare alla persona che i suoi comportamenti compulsivi sono del tutto inutili, insegnandogli nel contempo a controllare l’ansia che gli provocano determinate situazioni.
Molte volte la terapia psicologica si combina con la farmacologica, utilizzandosi medicinali come: la clomipranina, fluoxetina, setralina, paroxetina e fluvoxamina.
Fonti:
APA (2002) DSM-IV-TR: Manual diagnóstico y estadístico de los trastornos mentales. Barcelona: Masson.
Pollit, J. (1956) Discussion: Obsessive-compulsive state. Proceedings of the Royal Society of Medicine; 49: 842-845.
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