Recentemente Interbrand, una impresa nata nel 1974 presente ora in molti paesi e che si dedica alla creazione di marchi oltre che al loro posizionamento nel mercato, ha lanciato il suo nuovo ranking dei marchi più famosi a livello mondiale. Una lista nella quale si raccolgono i 100 marchi che al momento hanno il maggiore impatto a livello sociale.
Al primo posto della lista troviamo una vecchia conoscenza, Coca Cola. Perchè? Semplicemente perchè è un marchio che si è saputo reinventare nel corso del tempo adattandosi alle esigenze dei nuovi mercati e promettendo sempre: divertimento, libertà e freschezza. Per esempio, questo marchio ha adattato diversi sapori ad ogni paese ed è uno dei più presenti nei socialnetwork con oltre 11 milioni di seguaci in Facebook.
Al secondo posto troviamo IBM, una società che negli utlimi nove anni ha acquisito 108 piccole imprese che gli hanno permesso non solo di ampliare il portafoglio di clienti ma anche di implementare nuove idee. Il suo punto forte è evidentemente la qualità dei prodotti e dei servizi.
Al terzo posto incontriamo Microsoft, sebbene vada detto che negli ultimi anni ha sofferto un calo di popolarità probabilmente dovuto al fatto che ultimamente si è dedicata solo a lanciare prodotti con l’obiettivo di contrastare la concorrenza piuttosto che fare innovazione. Tuttavia, senza dubbio il prezzo resta sempre il suo punto forte se comparato con i prezzi del concorrente Apple.
Al quarto posto incontriamo Google, un gigante in continua espansione che sebbene abbia sacrificato parte della sua etica per ampliare il mercato, non si può negare che sia un campione in fatto di innovazione, sorprendendoci sempre di più con nuovi prodotti e servizi.
Al quinto posto troviamo la General Electric, che a discapito della sua gloriosa storia si trova in una fase di decadenza conclamata dovuto essenzialmente al fatto che non abbia saputo adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato.
Al sesto posto troviamo McDonald’s, un marchio che ha approfittato della crisi per aprirsi a nuovi mercati, proponendo diversi prodotti nuovi a prezzi competitivi. Stimolando sempre il divertimento, la flessibilità e il risparmio.
La lista continua così:
7. Intel
8. Nokia
9. Disney
10. HP
11. Toyota
12. Mercedes Benz
13. Gillette
14. CISCO
15. BMW
16. Louis Vuitton
17. Apple
18. Marlboro
19. Samsung
20. Honda
21. H&M
22. Oracle
23. Pepsi
24. American Express
25. Nike
26. SAP
27. NesCafé
28. IKEA
29. J. P. Morgan
30. Budweiser
Curiosamente, troviamo Amazon al 36 esimo posto, Ebay al 43 esimo, Zara al 48 esimo, Danone al 58 esimo, Yahoo al 66 esimo e il Santander al 68 esimo. Tiffany & Co e Cartier si trovano al 76 e 77 esimo posto, dovuto al fatto che queste marche di lusso hanno perso credibilità da quando hanno ampliato la gamma di prodotti che portano il loro nome. A questo proposito si può leggere l’articolo a: “Se la BMW tentasse di vendere ketchup…”.
Potete trovare la statistica nel sito in Inglese di: Interbrand
Ma… quali sono stati i paramatri usati per la valutazione? Si è partiti da tre dati essenziali: finanziario (considerando i guadagni), il ruolo del marchio (quale percentuale di acquisti è determinata dal marchio piuttosto che dal prodotto e dal prezzo) e la forza del marchio (la possibilità che il cliente torni a comprare ancora un prodotto della stessa impresa).
Oltre alle diverse posizioni al riguardo, io credo che esista qualcosa di essenziale che si può apprendere da questa statistica: “il successo è garantito a chi lavora intensamente e sa adeguarsi ai cambiamenti senza perdere la sua essenza”.
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