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Fonte:
Bond, R., & Smith, P. (1996) Culture and conformity: A meta-analysis of studies using Asch’s line judgment task. Psychological Bulletin, 119, 111-137.
Ciao, ricordo che ai tempi dell'università gli studi di Ash mi impressionarono molto perchè si evinceva dai colloqui fatti con gli "innocenti" che, in una percentuali di essi, avveniva un vero e proprio mutamento della percezione, come hai ben spiegato anche tu. Da qui si deduceva l'impatto che una maggioranza poteva avere sulle percezioni di una minoranza.
In seguito un altro studioso di cui non ricordo il nome (forse proprio Petrovski?) fece un affascinante ribaltamento della prospettiva sostenendo che questi esperimenti di Ash non mostravano la pressione a conformarsi di una maggioranza su un minoranza ma, al contrario, dimostravano che una minoranza, unita e coesa, poteva influenzare una maggioranza. Il ribaltamento era basato sulla convinzione che l'"innocente"che vedeva le cose come stavano (la linea A piu' lunga delle altre) pur essendo da solo, era interprete del pensiero dominante quindi rappresentava la maggioranza. In quest'ottica i 7 "complici" rappresentavano invece una minoranza che, se unita e coesa, poteva dare il via ad un cambiamento. Tutto molto interessante, a mio parere.
Ciao,
grazie per i complimenti all'articolo. E grazie soprattutto per il riferimento all'esperimento che dici. Per quanto ne sò io gli esperimenti di Petrovsky erano diretti soprattutto a cercare i motivi psicologici e per questo sorse il termine: conformismo collettivista. Ma può essere che abbia anche svolto ulteriori esperimenti che io non conosco. L'ultimo esperimento che tu menzioni è tuttavia senza dubbio più interessante dal punto di vista del marketing e della psicologia sociale.
Un saluto
Jennifer Delgado