Viviamo in tempi difficili. Tempi in cui è facile perdere la calma lasciando che l’ostilità e la maleducazione prendano il sopravvento. Tempi in cui gli insulti sono diventati il pane quotidiano in tutte le sfere, ovunque, trasformando il disprezzo e la scortesia in una presenza perenne che molti hanno accettato – nel bene o nel male – nelle loro vite. Tempi in cui abbiamo dimenticato le sagge parole del filosofo Eric Hoffer: “la maleducazione è una debole imitazione della forza”.
I ricercatori dell’Università della Florida ritengono che, almeno in buona parte, questo fenomeno sia dovuto al fatto che l’ostilità e la maleducazione sono contagiose, come l’influenza. In una serie di esperimenti scoprirono che le persone che erano state insultate o presenziarono un atto di maleducazione, prima o poi finivano per attaccare verbalmente altre persone.
I comportamenti incivili e scortesi spesso generano un effetto valanga. Più ci esponiamo alla maleducazione e all’ostilità, più è probabile che le percepiamo negli altri e, soprattutto, più è probabile che siamo scortesi e ostili verso coloro che ci circondano. Il comportamento incivile semina dentro di noi un seme che cresce – lentamente ma inesorabilmente – fino a quando non viene alla luce.
Se sono stati scortesi con te, è più probabile che tu sia scortese con gli altri
In uno degli esperimenti, i partecipanti dovettero completare un breve sondaggio di 15 minuti. Quando finirono, uno dei ricercatori finse di essere un partecipante in ritardo e chiese di essere incluso nello studio. In un gruppo, il ricercatore disse educatamente che l’esperimento era iniziato e gli offrì di riprogrammarlo in futuro. In un altro gruppo, lo sperimentatore sgridò bruscamente il partecipante e gli disse di andarsene.
In seguito tutti i partecipanti dovettero completare un compito che includeva parole diverse. Alcune erano positive, come “utile” e altre avevano una componente ostile, come “maleducato”. È interessante notare che le persone che videro lo sperimentatore comportarsi in modo ostile e maleducato individuarono rapidamente le parole ostili e maleducate, il che significa che queste erano attive nella loro mente.
Per verificare se questa sensibilità influiva sul comportamento sociale, i ricercatori organizzarono un altro studio. Constatarono che quando le persone guardavano un video in cui un dipendente si comportava sgarbatamente con un cliente, al momento di gestire un’incidenza, scrivevano e-mail più ostili.
Ciò significa che quando subiamo un comportamento ostile o lo presenziamo, nella nostra mente si attiva il concetto di maleducazione, anche se non ne siamo pienamente consapevoli. Di conseguenza, avremo maggiori probabilità di valutare i piccoli segnali ambientali come ostili, maleducati o scortesi. Questo ci farebbe cadere in una profezia che si autoavvera, terminando per rispondere noi stessi bruscamente agli altri.
La maleducazione ci esaurisce, letteralmente
I ricercatori scoprirono anche un legame tra la maleducazione e i bassi livelli di autocontrollo. Quando qualcuno è ostile e scortese con noi, ci costringe a consumare un’enorme quantità di energia mentale destinata a scoprire cosa sta succedendo. Cosa ha causato la maleducazione? Cosa significa esattamente?
Se qualcuno ci attacca fisicamente, ad esempio, possiamo tutti notare che si tratta di un comportamento offensivo. Non ci sono dubbi. Ma se qualcuno ci dice: “togliti di mezzo!”, ci chiederemo se è stato aggressivo, scortese o andava solo di fretta. Normalmente nei contesti sociali la maleducazione è ambigua, quindi è aperta all’interpretazione.
Questi pensieri consumano risorse cognitive, quindi finiscono per ridurre la nostra capacità di controllare gli impulsi. Pertanto, se abbiamo già assistito ad una scortesia, avremo maggiori probabilità di essere scortesi e ostili verso gli altri, semplicemente perché non controlliamo i nostri impulsi. In un certo senso, facciamo pagare agli altri la scortesia o la maleducazione subiti, a volte senza esserne pienamente consapevoli.
I rischi dell’inciviltà
L’ostilità, gli insulti, la maleducazione e la scortesia non solo fanno sentire male chi è il bersaglio di questi comportamenti, ma le loro conseguenze vanno molto oltre, esercitando un’enorme influenza su tutte le sfere della nostra vita.
L’inciviltà e la maleducazione possono ridurre la fiducia, provocare sentimenti di rabbia, paura e tristezza e persino causare depressione. Uno studio condotto presso la Singapore Management University rivelò che l’inciviltà sul lavoro non solo genera un enorme stress, ma può anche causare problemi psicologici e di salute.
Un’altra serie di studi condotti presso l’Istituto Israeliano di Tecnologia mostrò che quando il personale medico era soggetto a commenti scortesi e poco pratici, era solito commettere più errori diagnostici e nel trattamento dei pazienti.
L’impatto della maleducazione supera persino i confini dell’ambiente in cui si è verificato il fatto. I ricercatori della Baylor University scoprirono che soffrire comportamenti incivili sul lavoro ha delle implicazioni nella vita personale riduce la soddisfazione nel rapporto di coppia, il che è probabilmente dovuto al fatto che si è portata quell’ostilità a casa.
Consapevolezza: l’antidoto alla cattiva educazione
Alla luce di questi studi si vede come la maleducazione può essere contagiosa, anche se siamo stati esposti ad un solo episodio. E che chiunque, assolutamente chiunque, è sensibile a questo contagio, che avrà conseguenze negative sulle nostre relazioni interpersonali e peggiorerà il nostro benessere.
Per fermare la valanga di ostilità, dobbiamo fare un passo indietro e non reagire seguendo i primi impulsi. Dobbiamo essere consapevoli che siamo “portatori” dell’ostilità ricevuta, e quindi recuperare la nostra capacità di autoregolarci ed essere in grado di rispondere con calma alla situazione, preferibilmente con cortesia e gentilezza, per spezzare una catena negativa e iniziarne una positiva che generi benessere negli altri.
Sostituire la maleducazione e l’impazienza con la piena consapevolezza, la cortesia e la gentilezza, non cambierà il mondo, ma cambierà l’ambiente intorno a noi e le nostre relazioni. E a volte, questo è tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Fonti:
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