Lo stress è una reazione ad una serie di stimoli che superano (o crediamo che superino) le nostre risorse per affrontarli. Cioè, ci sentiamo stressati quando crediamo di non essere in grado di gestire certe situazioni, quando crediamo che queste siano fuori dalla nostra portata. Come risultato, tutti prima o poi, siamo passati attraverso periodi di stress. Si tratta di una reazione del tutto normale.
Ma il fatto che si tratti di una reazione normale non significa che non sia nociva per la salute, infatti, dovremmo fare tutto quanto in nostro potere per combattere efficacemente lo stress. Così, questa volta ho deciso di proporvi una tecnica eccellente che ci aiuta a vedere lo stress in una prospettiva diversa: la tecnica del pensiero tridimensionale.
La tecnica del pensiero tridimensionale
Spesso siamo stressati perché non abbiamo una percezione realistica del tempo. Questa è l’idea alla base di questa tecnica. Infatti, sappiamo tutti che il tempo è soggettivo, per esempio, quando siamo annoiati ci sembra che i minuti non passino mai, ma quando ci divertiamo le ore volano.
Allo stesso modo, quando siamo stressati pensiamo a tutte le cose che abbiamo lasciato incompiute e ci sembra che il tempo non ci basti, allora è quando si genera la sensazione di essere sopraffatti. Noi continuiamo a pensare ossessivamente convincendoci che dobbiamo finire tutto nel più breve tempo possibile, senza concederci un minuto di riposo.
Questa sensazione di urgenza genera nel nostro corpo una risposta automatica. Il nostro corpo si prepara ad affrontare questa mole di lavoro producendo enormi dosi di adrenalina e cortisolo, che a loro volta, aumenteranno la sensazione di stress. È un circolo vizioso che creiamo noi
stessi e poi ne diventiamo le vittime.
La buona notizia è che possiamo cambiare la prospettiva, possiamo essere in grado di combattere lo stress con la tecnica del pensiero tridimensionale.
In primo luogo, dobbiamo creare nella nostra mente un’immagine in tre dimensioni del progetto che dobbiamo realizzare, di questo si dovrebbe considerare:
– Lunghezza: quanto tempo reale abbiamo a disposizione per completare il progetto, il compito o l’esame? Determiniamo la data finale e il numero di giorni rimanenti. In questo modo cercheremo di avere una percezione più oggettiva del tempo che abbiamo a disposizione.
– Larghezza: quante ore al giorno dovete lavorare per raggiungere il vostro obiettivo? A questo proposito potremo stabilire un calendario, questo ci aiuterà a capire esattamente quanto dovremo lavorare per raggiungere l’obiettivo.
– Profondità: quanto è importante il progetto? Ricordiamo sempre che abbiamo una vita privata al di là dello studio e del lavoro. Dobbiamo dare al progetto il posto che merita, così facendo questo sembrerà meno minaccioso e quindi ci procurerà meno stress. Inoltre, coinvolgerci
in altre attività ci permette di rilassarci e tornare a riprendere il progetto con nuova energia, consentendoci di essere più efficaci e magari terminarlo in un tempo più breve del previsto.
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