Quante volte vi è capitato di osservare una copia nella quale la donna sta parlando mentre l’uomo sembra avere un aria persa, come se fosse sconnesso dal mondo circostante? Sappiamo bene che alcuni uomini sembrano avere la capacità di scollegarsi quando il discorso delle donne diventa lungo e noioso. Molti crederanno che questo sia dovuto alla noia che genera il discorso stesso, e in parte è così, ma è certo che le radici di questo comportamento maschile sono molto più complesse e si situano nel cervello.
Quando le persone hanno allucinazioni uditive verbali le voci che percepiscono sono attribuite a un genere specifico: voci di donne o di uomini, anche se normalmente si tratta di voci maschili. Questo fatto che può sembrare del tutto normale in realtà potrebbe indicare che esistono diverse aree del cervello preposte a processare le voci maschili o femminili. Ma quanto
è certa questa idea?
Fino a poco tempo fa si trattava solo di una ipotesi, ma ora, grazie all’avvento della risonanza magnetica funzionale, si è potuto provare che è vero. All’Università di Sheffield, nel Regno Unito, si è realizzato uno studio che ha previsto il monitoraggio dell’attività cerebrale di dodici uomini mentre ascoltavano voci femminili, maschili e ambigue.
I risultati? La voce femminile attiva aree del cervello che normalmente sono incaricate di processare i suoni complessi come la musica, mentre che la voce maschile attiva la regione storicamente dedicata all’immaginazione.
Queste differenze potrebbero essere causate dal fatto che le donne normalmente hanno corde vocali e laringe più piccole che permettono di produrre una voce più melodica e diversa. Allo stesso tempo, il discorso femminile possiede una maggiore prosodia, ragion per cui gli uomini dicono che “è più difficile ascoltare e comprendere la voce femminile”.
Tuttavia, a causa di queste stesse peculiarità della voce femminile, si afferma che questa sia capace di trasmettere più informazioni e per questo che la maggior parte degli annunci fatti in pubblico sono proferiti da donne. Questa teoria spiegherebbe anche perché la maggioranza delle allucinazioni verbali uditive appartengono a voci maschili, dato che se il cervello deve immaginare una voce è molto probabile che scelga quella più semplice, la versione basica: la voce maschile.
Fonte:
Sokhi, D. S.; Hunter, M. D.; Wilkinson, I. D. & and Woodruff, P. (2005) Male and female voices activate distinct regions in the male brain. NeuroImage, 27(3): 572-578.
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