Tutti sono stati vittima delle critiche, ma questo non le rende meno dolorose. Quando siamo oggetto di critiche possiamo sentirci imbarazzati, arrabbiati o addirittura indegni e incapaci. Infatti, Winston Churchill paragonò la critica al dolore fisico e non sbagliò di molto, dato che un recente studio ha dimostrato che le esperienze di rifiuto, le critiche e l’umiliazione vengono processati nella stessa area cerebrale che processa il dolore fisico.
Ovviamente, non tutte le critiche generano queste esperienze negative, esiste una critica costruttiva che fa riflettere e aiuta a crescere. Per individuarla è importante capire che cosa motiva le persone a criticare, se le loro ragioni sono valide o, al contrario, sono solo una strategia per riaffermare il loro potere, lamentarsi o umiliare.
Le persone criticano perché:
1. Si sentono minacciate da alcune delle tue qualità e utilizzano la critica come arma per cercare di equilibrare il gioco. In pratica, queste persone si sentono inferiori, quindi attaccano le tue debolezze nel tentativo di farti scendere al loro livello.
2. Sono convinte di avere diritto a un trattamento e condizioni speciali e pensano che non li stanno ottenendo. In questi casi, la persona può credere che gli devi qualcosa o semplicemente è troppo egocentrica e pensa che dovresti metterti al suo servizio e, se non lo fai, ti critica per farti sentire male.
3. Gli piace sentirsi responsabili della situazione in ogni momento e si spaventano quando sentono che stanno perdendo il controllo. In questi casi, criticarti gli restituisce, almeno in parte, la sensazione di controllo perché così credono di sminuirti e assumere il controllo.
4. Vogliono guadagnarci qualcosa. In questo caso è probabile che ti critichino davanti a qualcun altro, per fare in modo di sembrare migliori, sia sul lavoro che con gli amici. Un comportamento che mostra che ti considerano un rivale o un concorrente.
5. Pensano che ti stanno aiutando, perché ti offrono parte della loro saggezza o esperienza. Infatti, molte critiche dolorose possono nascondere delle buone intenzioni, anche se sono fatte nel modo sbagliato.
6. Pensano che solo i loro punti di vista siano validi, quindi ti criticano quando hai il coraggio di suggerire qualcosa di diverso, che spesso viene considerato un attacco personale, perché, nel fondo, queste persone sono spesso molto insicure.
7. Tentano di attirare la tua attenzione, ma dal momento che scarseggiano di abilità sociali e/o emotive, non riescono a farlo in modo assertivo, così finiscono per criticarti, lamentarsi o piagnucolare.
8. Cercano ammirazione e approvazione. Infatti, quando le persone pensano di essere esperte in ogni campo, criticano spesso gli altri per dimostrare quello che sanno e riaffermare la loro posizione, alla ricerca di ammirazione.
9. Sono frustrate perché hanno cercato di esprimere i loro propri bisogni o opinioni in modo più assertivo, ma non gli hai prestato attenzione e, di conseguenza, scaricano tutta quella rabbia nella critica.
10. Si sentono ferite dalle tue parole o azioni, forse non intenzionali, ma non osano dirlo direttamente e nascondono questa insoddisfazione sotto una critica più o meno ragionevole.
11. Stanno proiettando le loro paure e insicurezze. Infatti, quando le persone non accettano alcune delle loro caratteristiche e le riconoscono negli altri, queste generano in loro un profondo rifiuto e aprono la strada alle critiche.
12. Tentano di vendicarsi di te per qualche situazione mai del tutto assimilata, così trasformano le critiche in uno strumento di umiliazione e vergogna.
13. Hanno bisogno di sentirsi potenti, anche se questo significa passare su di te. Per raggiungere questo obiettivo, usano la critica come un bastone con il quale colpirti.
14. Hanno percepito le tue parole o atteggiamenti come una critica, così sono andati direttamente al contrattacco.
15. Ti invidiano o ti ammirano, ma non riescono ad esprimere quelle emozioni correttamente, così terminano criticando proprio quelle qualità.
Come reagire alle critiche?
Il modo di reagire alle critiche dipende in gran parte dalla situazione e dalle ragioni che le provocano. In realtà, ci sono casi in cui è meglio non farlo, perché reagire alle critiche servirebbe solo ad esaltare ulteriormente l’altra persona e soddisfare il suo desiderio di protagonismo e controllo. In questi casi è meglio ignorarle, perché cercare di difendersi porterebbe solo in un vicolo cieco. Pertanto, se possibile fate finta di nulla.
Quando chi ti critica è una persona importante per te, è auspicabile che gli presti attenzione e gli faccia sapere che lo stimi e gli vuoi bene, anche se non sei d’accordo con la sua opinione. Puoi anche fargli notare che rispetti le sue idee e gli sforzi, ma sempre affermando la tua indipendenza e il diritto di prendere le tue decisioni.
Quando si tratta di una critica fatta in pubblico e desideri difenderti, è meglio che non lo faccia con un’altra critica ma centrandoti unicamente nel smontare quello che ha detto l’altro, mantenendo la calma. Spesso una risposta tranquilla, concisa e intelligente è sufficiente per fare una buona impressione sugli altri.
In ogni caso, è sempre opportuno riflettere sulla critica e, se questa contiene un fondo di verità, correggere il nostro comportamento, un atteggiamento che indica maturità.
Queste 15 ragioni mi portano a pensare ad una solo sostantivo: narcisismo.
Mi succede quasi sempre, ogni cosa che dico viene sminuita, contrariata. Talvolta dico qualcosa e mi sento dire: “eh vabbé”. Cosa posso fare? Mi viene voglia di reagire prontamente.