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Home » Crescita Personale » Autoconoscenza: la materia di studio mancante

Autoconoscenza: la materia di studio mancante

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Il cammino della vita si snoda in un percorso che ci
presenta le più diverse situazioni; ma anche così, affrontiamo tutto con la
convinzione che stiamo combattendo con un mondo reale e oggettivamente concreto.
Ad ogni modo, molto spesso le nostre convinzioni in merito a come siamo e come è
il mondo intorno a noi sono realmente ciò che sta determinando le situazioni
stesse (almeno nella nostra mente). In altre parole, quando il nostro punto di
vista è troppo egocentrico, possiamo percepire la realtà in modo distorto, così
il nostro comportamento di fronte alla stessa sarà meno funzionale.
La autoconoscenza
è una costruzione psicologica che, quando si trova adeguatamente sviluppata,
non solo permette di comprendere noi stessi ma ci facilita anche una visione
più obiettiva del mondo circostante.
L’autoconoscenza ci permette di rispondere a domande
come:
– Perché pensiamo in un determinato modo?
– Come abbiamo costruito il filtro che determina le
nostre convinzioni?
– Qual’è la relazione tra le nostre emozioni e le
nostre idee?
– Perché proviamo una determinata emozione?
– Perché reagiamo in un determinato modo?
Insomma, l’autoconsocenza ci permette di comprendere
noi stessi, ci aiuta a chiarire perché agiamo così, perché proviamo queste
emozioni e addirittura ci permette di capire come funziona il nostro meccanismo
decisionale. Può sembrare semplice ma è certo che ben poche persone possiedono
una conoscenza di se stesse sufficientemente esauriente e questo fa sì che in
alcune fasi della psicoterapia si debba impiegare molto tempo per fomentare l’autoconoscenza
del soggetto, per aiutare la persona a conoscere e accettare il suo io
interiore. Se davvero esiste una materia che tuttavia non si insegna a sufficienza
nella nostra vita questa è l’autoconoscenza.
L’autoconoscenza ci faciliterà la vita, attraverso la
consapevolezza di come funzionano i nostri processi psicologici, rendendoci più
pratici e competenti nella nostra realtà e ci servirà da guida nella crescita
personale. Nello stesso momento in cui siamo in grado di percepire le nostre
emozioni e le nostre convinzioni, potremo avvicinarci alla realtà con un’attitudine
più obiettiva.
La parte interessante è che quando impariamo a
conoscerci e accettarci, nello stesso modo andremo sviluppando maggiore fiducia
in noi stessi e analizzando errori e punti deboli saremo capaci di crescere
come persone.
Per terminare mi sembrano azzeccate le parole di
Saint-Exupèry: “Giudicherai te stesso. È
la cosa più difficile. È molto più difficile giudicare se stessi che giudicare
gli altri. Se riesci a giudicare bene te stesso è perché sei un vero saggio
”.
E sottolineo che in questo caso la parola “saggio” non si riferisce all’intelligenza
ma piuttosto al fatto che il percorso della crescita personale è marcato dalla
conoscenza del proprio io e dall’autoaccettazione.
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Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

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