
Dai vincoli affettivi più stretti nascono i legami più intensi. E più questi legami sono stretti, più danni possono farci. Anche se non ne siamo sempre consapevoli. Infatti, in molti casi la peggiore manipolazione si origina nel nostro ambiente circostante, nel nucleo che dovrebbe essere la nostra fonte di sicurezza e validazione emotiva, ma finisce per diventare una fonte senza fondo di preoccupazione, ansia, oppressione e senso di colpa.
La dinamica delle famiglie manipolatrici
In alcuni casi, invece di parlare semplicemente di manipolatori, è possibile fare riferimento a famiglie manipolatrici, dato che all’interno di esse si sviluppa una dinamica di controllo e sottomissione. In pratica, i membri della famiglia iniziano a seguire uno schema di comportamenti manipolatori.
All’interno della famiglia disfunzionale viene stabilito un meccanismo di manipolazione mediante il quale uno o più membri sono controllati. Questo tipo di manipolazione può acquisire sfumature diverse. Una delle dinamiche più comuni è trasformare uno dei suoi membri nel capro espiatorio che si farà carico di tutti i difetti della famiglia. Quella persona sarà vittima di ciò che si conosce come “effetto pecora nera” e verrà sistematicamente biasimata per tutti i problemi che si presentano all’interno della famiglia.
Un’altra dinamica manipolatoria abbastanza comune consiste nel forzare uno dei membri ad assumere la responsabilità dell’intero nucleo familiare, sia a livello affettivo che economico – o entrambi – ricorrendo a sensi di colpa, ricatto o semplicemente facendo leva sul senso di responsabilità. In questi casi, la vittima porta sulle spalle le responsabilità e gli obblighi che, in una famiglia funzionale, sarebbero distribuiti tra tutti i suoi membri in proporzione alle loro capacità.
La dinamica della famiglia manipolatrice finisce per consolidare un equilibrio malsano in cui uno dei membri è “schiacciato” sotto il peso degli altri. In alcuni casi il “peso” è più evidente quanto si traduce in insulti, umiliazioni e denigrazione, ma in altri casi è molto più sottile e può anche essere mascherato sotto forma di lodi il cui vero obiettivo è quello di fare in modo che la persona continui ad essere oggetto di manipolazione e a fungere da principale sostento del nucleo familiare. In effetti, il vittimismo è una strategia manipolatoria usata dalle famiglie manipolatrici per controllare la vera vittima.
A volte, tale manipolazione non viene esercitata in modo pienamente consapevole. È probabile che i membri della famiglia inizino a dipendere sempre di più da uno di essi, si stabiliscano in quella situazione e la manipolazione diventa l’unico modo per mantenere lo stato delle cose. Dopo tutto, la nostra paura di uscire dalla zona di comfort può farci preferire un “male sperimentato a un bene ignoto”, che perpetua la situazione di manipolazione. In altri casi, questa manipolazione può essere cosciente ed è anche probabile che alcuni membri della famiglia “si allineino” per mantenere sottomesso l’altro o gli altri.
Perché è così difficile riconoscere la manipolazione famigliare?
Ci sono due principali ostacoli che rendono difficile identificare una famiglia manipolatrice:
1. I legami emotivi profondi. La famiglia dovrebbe essere una delle nostre principali fonti di sicurezza emotiva, dove dovremmo sentirci compresi, accettati e amati. Questo ci porta a stabilire legami emotivi profondi che, in molti casi, ci impediscono di vedere la realtà così com’è. In molti casi, la persona vittima di una famiglia manipolatrice rifiuta inconsciamente di riconoscere la realtà perché ciò implicherebbe riconoscere che questa fonte di sicurezza si è trasformata in una fonte di oppressione e angoscia. Implica anche riconoscere che le persone di cui ti fidi hanno approfittato di questa fiducia. E questo rappresenta un duro colpo per la nostra visione del mondo che spesso ci porta a ripensare molte delle nostre certezze, comportamenti e sentimenti.
2. Credere nella famiglia come unione sacra. La ferma convinzione che la famiglia sia un’unione sacra può portarci a superare alcuni limiti che non supereremmo mai con le altre persone. Pensare che quei legami siano indissolubili può fare in modo che alcuni approfittino degli altri, e gli altri glielo permettano. “Di fronte a ciò che è sacro, uno perde tutto il suo sentimento di potere, si sente impotente e si umilia […] Il sacro ispira paura, così che l’oggetto della paura si trasforma in un potere interiore al quale non posso sottrarmi; ciò che io onoro, mi lega, mi possiede, mi mette completamente in suo potere e non mi permette di liberarmi”, dice una frase di Max Stirner che si riferiva, tra l’altro, alla presunta indissolubilità e sacralità dei legami famigliari.
La manipolazione famigliare non fa bene a nessuno
Le famiglie manipolatrici creano una dinamica che non è positiva per nessuno. Viene stabilita una relazione di dipendenza tossica in cui la vittima viene drenata emotivamente e i manipolatori diventano angusti e non solo smettono di crescere a livello personale, ma tendono anche a regredire.
La vittima di una famiglia tossica vedrà come crescono le sue responsabilità e gli obblighi ogni giorno che passa. È probabile che i suoi famigliari esigano sempre più da lui e si mostrino sempre più scontenti e insoddisfatti del suo operato. Questa persona si sentirà angosciata e irritabile, ma è probabile che non capisca nemmeno da dove provengono quei sentimenti, il che a sua volta genererà più conflitti all’interno della famiglia. Dal momento che la sua libertà personale viene limitata, la vittima non sarà in grado di continuare a crescere.
D’altra parte, anche se all’inizio potrebbe sembrare che i membri della famiglia manipolatrice siano quelli che ci guadagnano in questa dinamica, in realtà sono anche loro dei perdenti. Perdono perché diventano dipendenti, perché in un certo modo stanno anche condizionando la loro vita a quella della loro vittima, e perché rifiutano la possibilità di sviluppare le capacità necessarie per affrontare da soli i problemi ei conflitti della vita.
Bisogna tenere conto del fatto che, sebbene il manipolatore sembri avere il controllo della situazione, dipende anche lui dalla sua vittima poiché ne ha bisogno per mantenere lo stato delle cose. Pertanto, la manipolazione famigliare è una situazione in cui nessuno vince a lungo termine. Mai.
Come porre fine alle dinamiche della manipolazione famigliare?
Forse uno dei passi più liberatori, ma anche più difficile da fare, è assumere che i legami famigliari non debbano essere indissolubili, soprattutto quando diventano un cappio che si stringe sempre più forte. Come disse lo scrittore Richard Bach: “il legame che ti unisce alla tua vera famiglia non è quello del sangue, ma quello del rispetto e della gioia che provi per le loro vite e loro per la tua”.
La famiglia, sebbene non esente da conflitti, deve essere un rifugio dove troviamo comprensione e amore. Ogni membro della famiglia deve assumersi le proprie responsabilità, rispettare gli altri, sostenerli e, soprattutto, lasciare loro la libertà di cui hanno bisogno affinché tutti possano crescere nella propria direzione.
La terapeuta famigliare Virgina Satir sottolineò: “i sentimenti di valore possono prosperare solo in un ambiente in cui si apprezzano le differenze individuali, si tollerano gli errori, dove la comunicazione è aperta e le regole sono flessibili, il tipo di ambiente che si trova in una famiglia amorevole”.
Quando la famiglia diventa fonte d’oppressione, tensione e manipolazione, devono essere stabiliti dei limiti. Devi avere ben chiaro quali sono i tuoi limiti, quelli che non sei disposto a permettere che gli altri superino. E hai bisogno che gli altri membri della famiglia abbiano chiaro che non permetterai loro di andare oltre quei limiti.
Se consideri che certe dinamiche famigliari siano dannose, non lasciare che diventino scomode, falle emergere, proponi idee per risolverle e ascolta la prospettiva e le proposte degli altri. Non sentirti in colpa per non voler portare un peso che non ti corrisponde. Dopo tutto, una famiglia in cui ciascuno dei suoi membri si impegna per maturare e assumersi le proprie responsabilità, è una famiglia che è più arricchente per tutti.
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