La Psicologia Clinica e della Salute è una delle più popolari specializzazioni della psicologia, anche tra coloro che decidono di studiare questa professione. Ma la psicologia non si ferma qui. Questa scienza si è arricchita nel corso degli anni fino a comprendere quasi tutti i settori del comportamento umano.
Così è nata la Psicologia del Lavoro, o Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni, una specialità della psicologia diretta all’analisi e all’intervento nelle organizzazioni sociali e del lavoro e in tutte le dimensioni che formano il mondo del lavoro.
Se è vero che l’APA non la riconobbe come disciplina fino al 1970, i suoi antecedenti sono più antichi e risalgono a quella che si conosceva come “Psicologia Industriale”. Infatti, uno dei primi lavori in questo settore è stato quello di F.W. Taylor, nel 1911, che cercò di trovare la causa delle grandi perdite che si verificavano nell’industria statunitense nell’inefficienza della direzione e dei lavoratori.
Di cosa si occupa un professionista della Psicologia del Lavoro?
Il professionista della Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni analizza e interviene nelle pratiche lavorative per migliorarle e crea le condizioni necessarie perché le organizzazioni avanzino verso spazi di lavoro più efficaci e con una migliore qualità della vita. In effetti, uno dei suoi obiettivi principali è quello di porre le basi per creare delle organizzazioni sane che promuovano il benessere delle persone che lavorano.
Per quanto riguarda l’analisi e l’intervento nel mondo del lavoro, gli obiettivi di questa figura professionale sono molteplici, ma possono essere riassunti in: analisi, diagnosi e intervento nel mondo del lavoro, al fine di creare una dinamica nelle sue diverse dimensioni (promozione dell’occupazione, persone in cerca di lavoro, aggiornamento e miglioramento delle organizzazioni, miglioramento dei profili richiesti dalle organizzazioni e le competenze dei lavoratori…).
Inoltre, dal momento che l’intervento nel mondo del lavoro è un campo applicato, nella sua attività questo professionista avrà alcune priorità, quali l’inclusione delle persone che lavorano e le pari opportunità sul luogo di lavoro.
Alcune delle funzioni di un professionista della Psicologia del Lavoro in un’azienda sono:
– Selezione del personale. Si tratta di uno degli aspetti più noti della Psicologia del Lavoro e anche uno di quelli che più sono cambiati negli ultimi anni, perché molte aziende si sono allontanate dai test standardizzati e preferiscono realizzare la selezione del personale attraverso interviste personali o test situazionali perché in questo modo si può valutare meglio le capacità e le competenze dei candidati, così come i loro valori e le reazioni. È compito dello Psicologo del Lavoro quello di progettare e, in molti casi applicare, queste prove, per trovare la persona giusta per ogni diversa mansione.
– Analisi dell’impiego. È responsabile di realizzare un profilo dell’impiego, per determinare quali requisiti, competenze, capacità ed esigenze deve avere il lavoratore che occuperà quella posizione. Così si massimizzano le probabilità che la persona sia in grado di svolgere con successo il lavoro affidatogli e si evita la sovrapposizione delle funzioni, un fenomeno comune nelle aziende che affetta la produttività. Inoltre, a partire da questi dati si possono progettare dei programmi di formazione.
– Prevenzione dei rischi. Prevenire i rischi è fondamentale per la salute fisica e psicologica dei lavoratori. Il professionista della Psicologia del Lavoro dovrebbe essere in grado di analizzare le risposte del lavoratore e determinare i fattori che possono rappresentare un rischio, per proporre metodi di lavoro più sicuri. Ad esempio, in un lavoro di routine, è necessario includere brevi pause o incentivi per evitare un incidente dovuto alla fatica visivo-attentiva. Pertanto, il suo lavoro è quello di anticipare possibili incidenti e promuovere un ambiente di lavoro e comportamenti più sicuri.
– Valutazione delle prestazioni. È responsabile della valutazione dei risultati ottenuti rispetto a quelli attesi, e dell’analisi dei fattori coinvolti nel processo. Così può proporre modifiche che migliorino il rendimento e creino un clima organizzativo adeguato nel quale i lavoratori si sentano più a loro agio e possano esprimere il loro pieno potenziale. Inoltre, lo psicologo del lavoro è molto utile nelle aziende che intendono attuare una profonda ristrutturazione a livello organizzativo, per garantire che il cambiamento sia il più fluido e agevole possibile per tutti. Contribuisce anche a migliorare il lavoro di squadra e assicura che il clima organizzativo sia quello giusto.
– Intervento nel mondo del lavoro. Si occupa dell’analisi e dell’intervento nel mondo del lavoro, dal punto di vista macro relativo al contesto economico e lavorativo, fino ai semplici lavoratori. Potrà inoltre gestire, pianificare e promuovere proposte di politiche per l’impiego incentrate sulle esigenze di individui e organizzazioni, e sviluppare strategie d’intervento e dinamizzazione della realtà lavorativa, generalmente attraverso programmi o iniziative in materia di lavoro, occupazione, accesso al lavoro e attenzione ai gruppi di difficile accesso o permanenza nel mercato del lavoro. Può anche facilitare i processi di cambiamento nella persona per aiutarla a raggiungere i suoi obiettivi sul lavoro e svilupparne al massimo il potenziale attraverso un processo di coaching.
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