
Le persone affette da bulimia nervosa si ritrovano in un circolo vizioso che si autoalimenta: mangiano molto e poi si sforzano molto per liberarsi di ciò che hanno mangiato.
I bulimici mangiano compulsivamente; il che significa che in un breve lasso di tempo consumano grandi quantità di cibo, molto più di quanto una persona media potrebbe mangiare in un tempo equivalente. Infatti, spesso perdono il controllo sul cibo e non sono in grado di fermarsi finché il cibo non è completamente fuori della loro vista.
Una volta che hanno mangiato, si sentono in colpa per il consumo e devono liberarsi di tutto ciò che hanno ingerito, quindi vomitano o usano lassativi, diuretici, clisteri o altri farmaci. A volte scelgono di digiunare per giorni dopo aver mangiato in eccesso. Tuttavia, l’obiettivo finale è impedire al loro corpo di assorbire calorie in modo da non aumentare di peso.
A differenza delle persone con anoressia nervosa, identificare chi soffre di bulimia non è così facile in quanto non sono estremamente magri. Il loro peso corporeo, infatti, è spesso nella media, anche se in alcune occasioni è possibile notare fluttuazioni di peso. Inoltre, queste persone spesso si vergognano dei loro problemi alimentari e cercano di nascondere i loro sintomi.
Dietro questi comportamenti c’è un’eccessiva preoccupazione per il corpo e problemi di autostima. Infatti, spesso mettono il loro valore come persone in relazione al loro aspetto fisico.
I sintomi della bulimia nervosa
1. Episodi ricorrenti di abbuffate, che si verificano almeno due volte al mese per un minimo di tre mesi consecutivi.
2. Mangiare durante un determinato periodo di tempo (ad esempio, in un periodo di 2 ore), una quantità di cibo decisamente superiore a quella che la maggior parte delle persone potrebbe mangiare in quel lasso di tempo e in circostanze simili.
3. Sensazione di mancanza di controllo sulla ingestione di cibo durante l’episodio (per esempio, la sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o di controllare cosa e quanto si sta mangiando).
4. Comportamenti volti a evitare l’aumento di peso, che possono includere vomito autoindotto, uso eccessivo di lassativi, diuretici, clisteri o altri farmaci. Possono anche rifiutarsi di mangiare (digiuno) o impegnarsi in un eccessivo esercizio fisico.
5. Immagine distorta di sé e autovalutazione legata alla loro apparenza fisica.
Vale la pena chiarire che esistono due tipi di bulimia nervosa. Possiamo trovare la bulimia purgativa, in cui si pratica regolarmente il vomito autoindotto o l’uso di lassativi, diuretici o clisteri; e bulimia di tipo non purgante, in cui compaiono altri comportamenti compensatori inappropriati, come il digiuno o l’eccessivo esercizio fisico.
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