La psicologia, come molti altri campi della scienza, è stata dominata per decenni dagli uomini. Nomi come Sigmund Freud, B.F. Skinner, John B. Watson, Carl Rogers e Carl Gustav Jung, tra gli altri, sono i più noti.
La predominanza di pensatori maschi nelle liste dei pionieri nella storia della psicologia ci porta a pensare che le donne si mantennero distanti da questa scienza, quando in realtà non è così. Si stima che nei primi anni del 1900, 1 psicologo su 10 negli Stati Uniti fosse donna.
Tuttavia, molte di queste psicologhe dovettero affrontare una notevole discriminazione semplicemente perché erano donne. A molte di loro non fu permesso studiare con gli uomini, gli negarono titoli ottenuti legittimamente o risultò loro difficile ottenere delle posizioni accademiche che permettessero loro di investigare e pubblicare. Ecco perché molte delle loro voci vennero messe a tacere.
Ma anche così, furono molte le donne che cambiarono la psicologia grazie al loro contributo, e anche grazie alla loro determinazione a passare attraverso situazioni di discriminazione a causa del genere. Queste donne meritano di essere riconosciute per il loro lavoro pionieristico. Oggi rendiamo gli rendiamo omaggio.
Le donne nella psicologia
- Anna Freud
La famosa figlia di Sigmund Freud, Anna, era una ben nota e influente psicologa a pieno titolo. Non solo essa continuò ad arricchire le idee del padre, ma sviluppò anche il campo della psicoanalisi infantile e influenzò altri psicologi, come Erik Erikson. Tra i suoi molti successi c’è l’introduzione dei meccanismi di difesa e l’espansione dell’interesse nel campo della psicologia infantile.
- Mary Whiton Calkins
Mary Whiton Calkins studiò ad Harvard, anche se non ricevette mai l’approvazione per l’ammissione formale. Studiò con alcuni dei più eminenti pensatori dell’epoca, come William James e soddisfece tutti i requisiti per ricevere un dottorato di ricerca, ma Harvard le rifiutò il titolo per essere donna. Tuttavia, la Calkins divenne il primo presidente donna della American Psychological Association. Durante la sua carriera divenne famosa per il suo lavoro nell’area dell’auto-aiuto.
- Mary Ainsworth
Mary Ainsworth fu una importante psicologa dello sviluppo. Il suo lavoro dimostrò l’importanza degli attaccamenti sani nell’infanzia e aprì la strada all’uso di una tecnica nota come valutazione della “strange situation” per classificare il tipo di adult attachment. La sua ricerca sui legami tra madre e figlio ebbe un’enorme influenza negli studi successivi sugli stili di attaccamento e su come questi contribuiscono al comportamento futuro.
- Karen Horney
Karen Horney fu una influente psicologa. Quando Sigmund Freud propose la sua teoria che le donne sperimentano l’”invidia del pene”, la Horney gli rispose che gli uomini soffrono di “invidia del ventre” e tutte le loro azioni sono motivate dalla necessità di compensare il fatto che non possono avere figli. La sua confutazione delle idee di Freud contribuì a focalizzare l’attenzione sulla psicologia femminile. La sua teoria secondo cui le persone erano in grado di assumere una responsabilità personale nella propria salute mentale è tra i suoi molti contributi nel campo della psicologia.
- Melanie Klein
La Play Therapy è una tecnica comunemente usata per aiutare i bambini ad esprimere i loro sentimenti in modo naturale. Oggi è molto usata, ma fu una psicologa, Melanie Klein, che ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo di questa tecnica. Attraverso il suo lavoro con i bambini, osservò che questi usavano il gioco come uno dei principali mezzi di comunicazione. Poiché i bambini piccoli non potevano essere sottoposti alle tecniche freudiane più frequentemente utilizzate, la Klein cominciò a usare la play therapy come metodo per indagare i sentimenti, le ansie e le esperienze inconsce dei bambini. Attualmente, la psicoanalisi kleiniana è una delle principali scuole di pensiero nel campo della psicoanalisi.
- Magda B. Arnold
William James propose che le emozioni fossero il risultato della valutazione dei cambiamenti a livello corporale che avvengono quando ci esponiamo a determinati stimoli. Tuttavia, Magda B. Arnold sfidò quella concezione prevalente proponendo una visione diversa di questo fenomeno attraverso il concetto di appraisal o valutazione emotiva. Sosteneva che le emozioni sono attivate da una cognizione previa, che può essere inconscia, ma può essere resa cosciente dalla capacità dell’intelligenza umana di riflettere. Ciò pose le basi per le teorie delle emozioni inquadrate nel cognitivismo.
- Bluma Zeigarnik
Fu una delle più prolifiche ricercatrici sovietiche della psicologia. A lei non si deve solo la scoperta dell’”Effetto Zeigarnik“, secondo il quale tendiamo a ricordare meglio le informazioni in relazione ai compiti non finiti e le cancelliamo dalla nostra mente, una volta terminati. A lei si deve anche lo sviluppo della psicopatologia sperimentale, che stabilì come disciplina separata in cui si combinano le teorie psicologiche rilevanti del suo tempo per cercare di spiegare cosa succede nella mente disturbata.
- Margaret Floy Washburn
Margaret Floy Washburn fu la prima donna a ricevere un dottorato in psicologia. Essa completò gli studi universitari con Edward B. Tichener, anche se come molte psicologhe di questa lista, sviluppò il suo lavoro in un momento in cui alle donne erano spesso negate le posizioni nel mondo accademico. A prescindere da ciò, divenne una ricercatrice, una scrittrice e una docente molto rispettata il cui lavoro nel campo della cognizione animale e dei processi fisiologici di base influenzò notevolmente la psicologia comparata. Sviluppò anche una teoria motoria di immagini mentali attraverso la quale suggerì per la prima volta che i movimenti del corpo influenzano il pensiero.
- Eleanor Maccoby
Il nome di Eleanor Maccoby è legato alla psicologia dello sviluppo. Il suo lavoro pionieristico sulle differenze sessuali ebbe un ruolo importante nella nostra attuale comprensione di tematiche come la socializzazione, le influenze biologiche nelle differenze sessuali e i ruoli di genere. Fu la prima donna a presiedere il Dipartimento di Psicologia della Stanford University. Infatti, esiste anche un premio che porta il suo nome: il Maccoby Book Award, offerto agli scrittori i cui libri rappresentano un importante contributo a questa scienza.
- Virginia Satir
Virginia Satir fu una delle psicologhe pioniere nella terapia familiare. Essa difendeva la necessità di analizzare non solo l’individuo, ma anche le dinamiche familiari, perché pensava che la psicologia individuale non offrisse sufficienti spiegazioni per capire le persone. Pensava che il “problema evidente” che veniva portato in terapia non era quasi mai il vero problema; ma solo un conflitto superficiale generato nella famiglia. Così dette vita a una teoria che avrebbe influenzato in modo significativo la psicoterapia di approccio sistemico-relazionale, e anche la tradizione umanistica della psicologia clinica.
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